Marketing e democrazia

Questo non è un’altro dei miei post politici, anche perchè ogni giorno in politica succede o si dice qualcosa che lascia (se possibile) ancora più senza parole del giorno prima.

E’ invece un post che mi è stato ispirato da un commento di un collega di un’altra azienda, facendomi tornare in mente tante situazioni simili vissute durante questi anni di azienda, e di cui ho trovato concettualmente conferma nelle letture estive.

Ci siano un capo azienda (Proprietario / Presidente / Amministratore Delegato / Direttore Generale / Direttore di Divisione, fate voi), un direttore marketing, un direttore vendite, un direttore amministrativo ed un direttore tecnico riuniti nel comitato di direzione per decidere una strategia/tattica di marketing (una campagna pubblicitaria, un’etichetta, un’attività promozionale, fate voi) . Il direttore marketing presenta le diverse ipotesi sviluppate sulla base delle esigenze espresse dalle diverse funzioni e dal mercato, della situazione e degli obiettivi generali aziendali e delle capacità tecniche interne e dei fornitori, magari indicando quella che valuta la soluzione migliore.
Poi come viene presa la decisione? Oramai è la norma che la scelta di quale ipotesi perseguire avvenga secondo l’opinione del capo azienda oppure a maggioranza.
Il primo caso può anche una logica in quanto il capo azienda è il responsabile ultimo dei risultati, ma la decisione a maggioranza non sta nè in cielo nè in terra. Le competenze, e quindi la capacità di analizzare determinate situazioni aziendali e sviluppare attività che rispondano a queste situazioni valutandone la fattibilità e gli effetti nel breve-medio-lungo termine, non hanno niente a che vedere con la maggioranza.
Dite che vedo le cose con la permalosità del direttore marketing inconcludente che dalla sua torre d’avorio si occupa di attività i cui risultati sono difficilmente misurabili e che vuole sfuggire a qualsiasi controllo?
Può essere, pero a me sembra che sia come se per decidere la terapia di un paziente con problemi polmanare si decidesse a maggioranza in un comitato di medici composto da un pneumolgo, un gastroenterologo, un chirurgo e un oculista.
Pensiamo alla stessa riunione del comitato di direzione in cui si discuta di qualcosa che riguarda aspetti amministrativi, gestionali o produttivi. La norma è che il titolare della funzione preposta indichi la soluzione migliore sulla base delle analisi fatte e che questa venga adottata con i necessari adattamenti operativi.
Il sospetto che non sia solo mania di persecuzione è confermato anche da una ricerca fatta nel 2005 da Booz Allen Hamilton per conto della Association of National Advertisers americana, la quale ha rilevato che più del 50% delle decisioni prese dall’alta direzione in area marketing sono second-guesses.
La crescente debolezza del marketing come funzione strategica all’interno delle organizzazioni che è stata la considerazione alla base della nascita di questo blog, sembra ben lungi dal migliorare.

Bentornati a quelli che sono andati in ferie …

…. e ben ritrovati a tutti.
Ferie abbastanza produttive in cui sono riuscito a leggermi due numeri arretrati (1 anno) di “Marketing Management” ed un altro paio di “Marketing News”. Ci ho ritrovato diverse cose già scritte su questo blog, non so se essere contento perchè il mio pensiero di marketing continua a quanto pare ad essere all’avanguardia oppure scontento per lo sforzo inutile di aver pensato da solo cose che avevo già in mano, espresse con più chiarezza e precisione, se solo avessi trovato il tempo di leggere.
Ad ogni modo, dalla settimana si ricomincia.

Feria d’agosto

Annunciare una sospesione per ferie di biscomarketing è un po’ un controsenso, data l’erraticità temporale con cui posto. Però è anche l’occasione per augurare buone vacanze a tutti quelli che passano di qua.
Io cercherò di dedicarmi alla lettura di quasi due annate arretrate di “Marketing Management”. Ho già cominciato col numero di luglio 2009 trovando (espressi molto meglio) anche alcuni concetti apparsi su biscomarketing in questi mesi.
Se da una parte mi fa piacere riscontrare che il mio pensiero di marketing continua ad essere al passo con l’avanguardia della professione, noto con rammarico lo spreco di fatica per pensare cose che, avendone il tempo, potevo tranquillamente leggere. Il problema è che nelle mie due ore di guida quotidiane posso pensare, ma leggere proprio no.
Arrivederci a dopo il 23 agosto.