Procter & Gamble entra nel XXI secolo

Non sono morto, sono solo molto occupato. Sto pagando, come molti, il fatto che l’anno lavorativo e’ iniziato il 9 gennaio e sto cercando di recuperare. Quindi quando non lavoro mi dedico al riposo piu’ totale. In attesa di tornare a post piu’ corposi, linko (sara’ ammesso il neologismo?) questa notizia sul cambio di strategia di Procter & Gamble. Notizia di assoluto rilievo se si considera che P&G viene ritenuta l’azienda che ha negli anni 50-60 del secolo scorso ha creato il marketing management come modello aziendale.

2 thoughts on “Procter & Gamble entra nel XXI secolo

  1. vivo e lavoro a Londra, non sono amo bere il vini, ma non mi riteno un esperto in materia, pero’ come tutti ogni tanto amo provare nuove marche di vini. Qui a Londra vanno per la maggior etichette frencesi, perche’? Nella gross distribuzione TESCO ad esempio, trovo molte marche della GALLO, oppure del sud Africa. Stesso discorso lo trovo nella periferia di Londra negli “Off-Licence”…vino Italiano, niente!???

    Lei che e’ un esperto di mktg mi puo’ dare un spiegazione logica, oppure e’ solo un problema di distribuzione?
    Thanks.
    LordBB

  2. In realtà vini italiani in U.K. ce ne sono molti. Il Pinot Grigio a marchio Ogio è italiano ed ovviamente il prosecco. Inoltre ci sono etichette di grandi e storiche cantine italiane come GIV e Lavis.

    Sicuramente però i vini del nuovo mondo, lasciando a parte i francesi che hanno una più lunga tradizione ed immagine, hanno puntato su forti strategie di marca sfruttando una maggiore dimensione media delle aziende. Inoltre i produttori di Australia, Sud Africa, Cile e Argentina sono stati più disposti ad accettare la concorrenza basata su prezzi bassi (talvolta bassissimi) imposta dalla GDO inglese.

    Prosit.

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