“Un bicchiere di friulano”! “Quale”?

Nel 2005 una decisione della Corte Europea ha stabilito che la denominazione Tokaj poteva essere utilizzata esclusivamente per il vino prodotto nell’omonima regione ungherese e, di conseguenza, dal 1° aprile 2007 questo termine non venga più utilizzato per il Tocai prodotto in Italia (attenzione le caratteristiche dei due vini sono nettamente diverse).
Per i produttori italiani si è quindi posta la questione di creare un nuovo marchio (marca) di vino e nell’agosto 2006 è stato ufficializzato (decreto del ministero delle Risorse Agricole) che il nuovo nome è “Friulano”.
Adesso che anche gli ultimi tentativi di salvare la vecchia denominazione sono falliti, la domanda che mi sorge spontanea da un punto vista di marketing è: non si poteva trovare niente di meglio?
Attenzione: non stiamo parlando di teoria, per promuovere la nuova denominazione nei prossimi tre anni sono stati stanziati 15 milioni di euro di soldi pubblici.
Credo che per chiunque si occupi di marketing sia lampante la debolezza intrinseca di un nome così generico, considerando anche la grande varietà di vini prodotti in Friuli.
Qualcuno, magari più addentro alla questione, mi può dare un perchè?
Io in cambio posso dare qualche buona agenzia di naming.

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