Kotler marketing for result n.5 ed ultimo

Chiudo la saga nata dal convegno del Kotler arrivando a quelli che sono stati gli argomenti dell’ultima ora e, per me, i più interessanti di tutta la giornata: la definizione delle metriche di marketing e misurazione dei risultati e l’automazione delle attività di marketing.

Il tema della misurazione dei risultati di marketing è tra i punti di partenza di questo blog. Kotker in sintesi ha fatto un elenco piuttosto lungo di possibili parametri (che vi risparmio) dicendo: “non serve che li misuariate tutti, ma individuate quelli che vi servono di più data la votra situazione e struttura aziendale e misurate quelli”. In sintesi ancora più estrema ha detto: non serve che misurate tutto, ma cominciate a misurare qualcosa”.

Ho trovata poi molto interessante, e più specifica, l’indicazione di creare dei modelli di che descrivano come la propria strategia di marketing impatti sui comportamenti d’acquisto e di calcolare l’equazione del valore per tutti gli elementi di costo della propria proposta di vendita. Questo serve a verificare se rispetto al proprio prezzo di mercato stiamo creando valore, e dove. Se siete particolarmente ambiziosi, Kotler consiglia di fare la stessa analisi anche per i concorrenti.

Un esempio grafico forse chiarisce meglio il concetto kotler-marketing-model.jpg.

L’argomento dell’automazione delle attività di marketing è stato secondo me il più interessante in assoluto perchè ho visto una speranza per liberarmi dalla schiavitù dall’opertività quotidiana che ci schiaccia tutti sotto il suo enorme peso. Kotler ha cominciato dando per scontate tools dashboard, processes dashboard e performances dashboard .

A parte che credo che nella realtà aziendale siano cose scontate per un numero limitato di professionisti di marketing, ho scoperto che le dashboard sono una cosa diversa da quello che credevo e che senza saperlo in Stock avevo ne avevo costruita una di performances che si aggiornava automaticamente tutti i giorni.

E’ passato poi ad elencare una serie di aziende che offrono sistemi di automazione per le attività più diverse: direct marketing, allocazione dei lineari, prezzi promozionali ecc.. Una rivelazione ed una liberazione!!!

Concludo elencando i Take-aways lasciati dal prof. Kotler:
- Le competenze di marketing devono essere rafforzate nell’organizzazione;
- Il marketing deve avere una visione più olistica;
- Opportunità ne esistono sempre e possono essere trovate attraverso la segmentazione del mercato, la differenziazione, il branding, il co-sviluppo dei prodotti/servizi insieme al consumatore, il marketing laterale e l’approccio blue ocean;
- I media tradizionali devono essere affiancati dai nuovi quali cellulari, blogs, podcasts, webcasts, social networking e buzz marketing;
- L’alta direzione sta aumentando la pressione sul marketing perchè fornisca risultati più misurabili;
- Le tecnologie di marketing quali modelli, automazione delle vendite, automazione del marketing e marketing dashboards possono aumentare la produttività del marketing;
- Nel momento in cui le decisioni di marketing mix diventano più basate sui dati ed automatizzate i brand managers possono passare meno tempo a guardare i numeri e dedicarsi maggiormente alla strategia, sviluppo di innovazione e nuovi modi di creare valore.

P.S. Scrivendo un blog ho ritenuto superfluo dedicare un post all’impiego di internet nella gestione di marketing, ma il buon Kotler ha dedicato all’argometo una parte del convegno parlando dei new media, dei consumer generated media, del buzz ecc.. ecc… Direi non male per un vecchio guru che potrebbe tranquillamente fare convegni vivendo di rendita sulle sue vecchie (ma sempre attuali) idee di quarant’anni fa

One thought on “Kotler marketing for result n.5 ed ultimo

  1. Pingback: L’evoluzione del (bisco)marketing: la P di Place diventa PRESENZA e quella di Promotion diventa PERCEZIONE. | BISCOMARKETING.it

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