Co-opetizione

Finalmente sono riuscito ad aggiustare (per l’ennesima volta biscomarketing). Per farmi perdonare dei danni, e quindi ritardi, che causa la mia poca destrezza con l’informatica, ecco un post piuttosto denso sulla co-opetizione (se non sapete cos’è, non preoccupatevi siete in ottima e numerosa compagnia).
In realtà si tratta della mia relazione al convegno “La crisi come opportunità: conoscenza e cooperazione per rilanciare il vino siciliano” tenutosi a Marsala il 4 dicembre scorso.

Buona lettura.

Lorenzo
sintesi coopetizione

3 thoughts on “Co-opetizione

  1. Una delle strategie che spesso consigliamo alle aziende nell’ottica di ritorni certi e cospicui nel medio lungo periodo è proprio quella di utilizzare stratagemmi da co-opetizione; lo si fa da ben prima che si coniasse questo termine, ma posso affermare con certezza che non sia davvero cosa da tutti.
    Per investire in quest’ottica servono senz’altro manager che capiscano innanzitutto di cosa si stia parlando, dirigenti che sappiano vedere più in là del proprio naso ( tradotto: che non pianifichino solo mere in store promotion e/o altre iniziative per pseudo-ritorni immediati che giustifichino il budget dell’anno in corso) e persone con aperture mentali sufficienti da comprendere la rara opportunità offerta da questo tipo di strategia.
    Nella mia esperienza, devo dire purtroppo che questi fattori trovano riscontro ben raramente nel panorama aziendale italiano ed è per questo che quando aziende pioniere come Sanpellegrino (per ad esempio l’iniziativa della carta delle acque in collaborazione con i Sommelieres e la recente carta dei pesci) investono a lunga scadenza in iniziative di questo genere, trovano un tale campo aperto da essere destinate ad un successo annunciato.
    Il discorso è davvero molto ampio e gli esempi (soprattutto in negativo) si sprecano, ma non è male intanto se cominciamo a parlarne….i tempi matureranno!

  2. Ciao Antonio, come spesso (sempre) succede la teoria della gestione d’impresa parte (giustamente) da quello che effettivamente succede per poi formalizzarlo in modo che sia trasferibile nello spazio e ripetibile nel tempo. Auguri

  3. Pingback: illywords mi ha lasciato senza parole | BISCOMARKETING.it

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